A cosa serve la radice recisa di arpagofito?
Negli ultimi dieci anni circa, l'arpagofito, noto anche come artiglio del diavolo, è diventato un ingrediente essenziale negli integratori alimentari a base di erbe. Originaria dell'Africa meridionale, questa pianta strisciante viene utilizzata principalmente per alleviare i dolori articolari associati all'osteoartrite e ai reumatismi. Ma i suoi benefici non si fermano qui: è anche nota per favorire la digestione e contribuire ad alleviare il mal di schiena e la tendinite.
I principi attivi dell'arpagofito, in particolare gli arpagosidi, l'arpagochinone e l'acido cinnamico, hanno proprietà antinfiammatorie e analgesiche. Questi componenti agiscono riducendo la sintesi degli eicosanoidi, le sostanze responsabili dell'infiammazione nell'organismo. Ciò rende l'arpagofito un'alternativa naturale ai tradizionali farmaci antinfiammatori per chi soffre di dolori lievi o moderati. Studi clinici condotti su oltre 2.000 pazienti dimostrano una significativa riduzione del dolore e un miglioramento della mobilità articolare.
Oltre all'azione sui dolori articolari, l'arpagofito è utilizzato per stimolare l'appetito e alleviare i disturbi digestivi come gonfiore e flatulenza. Sebbene le ricerche sui suoi effetti digestivi siano ancora limitate, questa pianta amara è comunemente usata per stimolare la produzione di bile e quindi favorire la digestione.
Autorità sanitarie come l'Agenzia Europea dei Medicinali e l'Organizzazione Mondiale della Sanità riconoscono l'efficacia dell'arpagofito nell'alleviare il dolore associato ai reumatismi. Tuttavia, questi organismi raccomandano un periodo di utilizzo limitato: quattro settimane per i dolori articolari e due settimane per i problemi digestivi.
Iphym offre ancheHibiscus Karkadé Fleur al miglior prezzo nella nostra farmacia online.
Come utilizzare questa pianta?
Per godere dei benefici dellaradice recisa di arpagofito, si consiglia di preparare un decotto-macerazione. Ecco come fare:
- Versare 300 ml di acqua bollente su 4,5 g di radice finemente tritata.
- Lasciare riposare a temperatura ambiente per 8 ore.
- Filtrare il preparato.
- Assumere questo decotto tre volte al giorno (da 2,5 a 5 g per dose).
Per la radice essiccata, si consiglia di scioglierne 4,5 g in 500 ml di acqua, anch'essa da assumere in tre dosi.
Esprimi la tua opinione sui consigli per l'uso e il dosaggio di Harpagophytum Racine Coupée con il nostro partner Opinioni verificate dopo l'acquisto.
Precauzioni d'uso:
L'Harpagophytum può non essere adatto a tutti. Ecco alcune precauzioni da prendere:
- Le persone affette da malattia da reflusso gastro-esofageo,ulcere gastriche o duodenali dovrebbero evitare questo prodotto, poiché potrebbe stimolare la secrezione di succhi gastrici.
- In caso di calcoli biliari, consultare un medico prima dell'uso per evitare il rischio di coliche biliari.
- Anche le persone affette da malattie cardiovascolari dovrebbero astenersi dall'assumere l'arpagofito.
- Non utilizzare nei bambini al di sotto dei 18 anni, in gravidanza e durantel'allattamento.
L'arpagofito può interagire con alcuni farmaci, in particolare anticoagulanti, FANS e ipoglicemizzanti. È quindi indispensabile consultare un medico prima di iniziare un trattamento con questa pianta.
Cosa contiene?
Nome latino: Harpagophytum procumbens DC.
Famiglia: Pedaliaceae
Nomi comuni: artiglio del diavolo, radice di Windhoek
Parti utilizzate: radice laterale secondaria tuberizzata, tagliata ed essiccata.
Origine: originaria del Sudafrica, dove era molto usata dalle "streghe".
Il termine"artiglio del diavolo" deriva dal greco harpagos, che significa "rampino", e deriva dal fatto che gli animali che si feriscono calpestando i frutti ricoperti di uncini saltano su e giù furiosamente sotto l'effetto del dolore, sembrando eseguire una danza frenetica.
Diverse molecole di interesse nell'arpagofito (H procumbens e H. zeyheri) potrebbero essere principi attivi: arpagoside (significativo effetto analgesico periferico), 8-p-coumaroylharpagide, 8-feruloylharpagide, 8-cinnamoylmyoporoside, pagoside, actoside, isoactoside, 6'-O-acetylacteoside, acido cinnamico, acido caffeico. La combinazione di diverse di queste molecole potrebbe spiegare le proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche dell'arpagofito, ma è anche possibile (ma non ancora dimostrato) che alcune di queste molecole vengano modificate durante il processo di digestione per diventare più attive.
Confezioni:
Disponibile in bustine da 100 g, 250 g o 1 kg.